Apparato elettrometrico di Schmidt, portatile
1925-1927 circa
parti e/o accessori
Elettrometro di Schimdt; camera di ionizzazione per misure di radioattività di liquidi e gas; microscopio con micrometro oculare; termometro; pera in gomma; vuotometro; dispositivo elettronico, con alternatore manuale, per la carica dell'elettrometro; cavalletto.
ambito culturale
costruzione
Gottinga, Germania
materiale
- legno
- metalli
- gomma
- vetro
- materiali isolanti
misure
16x60x35 la cassetta che contiene le varie parti e/o accessori
descrizione e uso
Apparato facilmente trasportabile, contenuto in una valigia in legno costruita apposta, adatto a rivelare la radioattività di sostanze solide, liquide e gassose. Consiste di un elettrometro di Schmidt (scheda SIC n. 17), ad una sola foglia mobile rispetto ad un'asta fissa, da osservare a mezzo di un microscopio con oculare micrometrico. L'elettrometro è sovrastato da una camera di ionizzazione costituita da un involucro cilindro conduttore contenente, nel suo asse, un'asta conduttrice sostenuta e isolata da un tappo di ambra, sul cui fondo si può porre un apposito recipiente anulare (mancante) per solidi e liquidi. La camera porta due fori, con rubinetto, per potervi far circolare il gas proveniente da una tanica (scheda SIC n. 222) da usare per misure sul campo relative a quei liquidi che emanassero gas radioattivi: il flusso gassoso viene generato manualmente tramite un iniettore formato da una pera e un palloncino in gomma. Anche grazie ad alcune fotografie coeve del Laboratorio di Fisica del prof. G.C. Trabacchi, è possibile dire che l'apparato deve possedere a corredo un cronometro (mancante), un manometro, un termometro; probabilmente, della vetreria (mancante) adatta a far gorgogliare in acqua e a filtrare con tappi di cotone il gas quando proveniente direttamente dall'ambiente circostante. L'apparato originale ha subìto una modifica per sostituire la pila e il condensatore variabile alimentanti l'elettrometro con un raddrizzatore a tubo termoionico alimentato con un alternatore manuale. Come fonte luminosa è utilizzata luce, di origine naturale o artificiale, riflessa da uno schermo bianco (mancante). Tutte le parti dell'apparato vengono sostenute da un cavalletto pieghevole in legno. (Daniele Rebuzzi)
iscrizioni
Marchio del costruttore sull'elettrometro.