Bilancia di Roberval - Béranger

descrizione e uso

Le bilance, nelle quali si misura una forza peso equilibrandola con un'altra forza peso (misura diretta), sono leve o sistemi di leve che confrontano due pesi e quindi anche due masse, divenendo apparecchi per la misura relativa delle masse. Teoricamente, è preferibile considerare queste bilance come apparecchi di misura delle masse, perché i pesi campione sono da considerare, più opportunamente, come campioni di massa. Essi sono costituiti da una serie di oggetti metallici di forma tipica, raccolti in una scatola detta pesiera. I campioni sono normalmente di ottone, anche nichelati. Parte fondamentale dell'apparecchio è una leva di primo genere a bracci uguali, il giogo, con caratteristiche di grande rigidità, che reca agli estremi un piatto metallico. Durante l'oscillazione di una qualsiasi bilancia, i piatti devono muoversi restando paralleli a loro stessi: solo allora l'equilibrio è indipendente dalla posizione dei pesi su ciascuno dei piatti. Questa condizione è ben soddisfatta nella bilancia di Roberval, modificata da Béranger, grazie all'uso di tre gioghi, vincolati fra loro da bracci, ai quali sono collegati i piatti posti in posizione più elevata rispetto ai fulcri. Gli appoggi dei piatti sulla leva e della leva sul suo fulcro sono costituiti dallo spigolo vivo di un coltello poggiato su un pianetto, ambedue di acciaio. Sono le vecchie bilance di uso tecnico e commerciale, solide e pratiche, con portata anche di alcuni chilogrammi, nelle quali l'equilibrio viene valutato, generalmente, tramite la coincidenza fra la reciproca posizione di due indici collegati con i piatti. (Daniele Rebuzzi)

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